Breve premessa, che lāarticolo ĆØ lungo.
Avevo pensato a questo tema per uno speech di un evento dedicato allāarchitettura dellāinformazione. Per cc: la candidatura lāho inviata ma non ĆØ stata selezionata. PerĆ² mi dispiaceva non concretizzarla e cosƬ eccola qua.
Uno special thanks a
Buona lettura.
Lāarchitettura dellāinformazione del Tarocco di Marsiglia
Le origini sconosciute del Tarocco e il mistero che circonda questo mazzo di carte antiche fanno parte del suo fascino. Ma lāaspetto piĆ¹ interessante ĆØ come da un sistema finito composto da 78 carte si possano generare interpretazioni infinite. O quasi. Lāinvito nel leggere questo articolo ĆØ di lasciare da parte i pregiudizi e imparare a conoscere i Tarocchi come uno strumento caratterizzato da unāarchitettura dellāinformazione ben strutturata che ci permette di utilizzarli anche senza averne una conoscenza approfondita. Proprio come fece Calvino āmi sono applicato soprattutto a guardare i tarocchi con attenzione, con lāocchio di chi non sa cosa siano, e a trarne suggestioni e associazioni, a interpretarli secondo unāiconologia immaginaria.ā
Le carte sono uno strumento che viene utilizzato sempre di piĆ¹ allāinterno dei processi di progettazione. Le carte aiutano infatti a sbloccare e far emergere determinati aspetti, il loro intento ludico aiuta ad andare oltre i limiti che spesso ci autoimponiamo. Aiutano a far riflettere su aspetti che altrimenti non verrebbero presi in considerazione, a superare i momenti di stagnazione e attivare energie positive. Un attimo, ma sto parlando di UX Design o di vita vera?Ā
Attualmente esistono una miriade di mazzi utilizzati per questo scopo: Maria Cristina Lavazza ne ha elencati 13 nel suo articolo: 13 set di carte per coltivare la creativitĆ .
Ma cāĆØ un quattordicesimo mazzo che nonostante il fascino e le antiche origini viene spesso maltrattato, bistrattato e ridotto a mazzo da fattucchiere e stregoni.
Sto parlando del mazzo di Tarocchi.
Il Tarocco di Marsiglia: le origini
No, non ĆØ un mazzo qualsiasi. Il Tarocco di Marsiglia discenderebbe dal cosiddetto mazzo primitivo perchĆ© sarebbe lāoriginale, quello da cui sarebbero poi derivati tutti gli altri mazzi di tarocchi.Ā
Ecco perĆ² il primo spoiler: il mazzo primitivo non ĆØ mai stato trovato. Lāunica cosa certa ĆØ che le teorie sulle origini dei Tarocchi abbondano, ma le certezze storiche suffragate da prove sono molto poche. Anzi, per approfondire gli aspetti storici consiglio i libri di Berti, Costa e Bozzelli in bibliografia.
Un poā di contesto.
Le origini del mazzo di Tarocco sono incerte e cāĆØ da dire che le due teorie principali si intrecciano e si sovrappongono grazie anche al foglio Cary, stampato in Lombardia allāepoca della conquista francese e considerato da alcuni (ma non da tutti) il collegamento diretto tra i Trionfi di origine italiana e i tarocchi di Marsiglia.
Si tratta di una stampa litografica risalente ai primi del 1500 che raffigura le rappresentazioni degli Arcani Maggiori con uno stile simile a quello dei Tarocchi di Marsiglia.Ā
Ma vediamo brevemente due delle principali teorie:
Teoria #1: il tarocco nasce nelle corti italiane del Rinascimento. Allora gli Arcani si chiamavano Trionfi e venivano utilizzate come carte da gioco. Anzi, lāipotesi piĆ¹ probabile racconta che poichĆ© il gioco di carte era vietato perchĆ© creava spesso disordini allāordine pubblico, i nobili avessero aggiunto quelli che oggi conosciamo come Arcani maggiori al mazzo per poter continuare a giocare senza troppi problemi. Arguti.
Teoria #2: le origini del tarocco risalirebbero al primo secolo dopo Cristo. In Francia. Ć qui che nasce il mazzo primitivo, da cui deriva lo standard di Marsiglia.Ā
PerchĆ© si parla di standard di Marsiglia? Con questa definizione si intende raggruppare tutti i mazzi di Tarocchi con uno stile ben definito: il modello artigianale con i suoi Arcani maggiori e le figure di carattere medievale la cui produzione si va a concentrare maggiormente, ma non solo, a Marsiglia e fa nascere il termine anacronistico di Tarocco di Marsiglia con cui ci si rivolge per indicare questa variante.Ā
Qui parlerĆ² di una particolare variante dello standard di Marsiglia, il mazzo di Camoin-Jodorowsky, di cui analizzerĆ²Ā lāarchitettura dellāinformazione.
Lāarchitettura delle informazioni del Tarocco di Marsiglia
Per architettura dell'informazione si intende l'organizzazione di informazioni, percorsi, oggetti all'interno di qualunque ambiente, fisico o digitale. Lāobiettivo di progettare una buona architettura dellāinformazione ĆØ di garantire orientamento, trovabilitĆ e senso.
Il mazzo di tarocchi ĆØ un sistema sorretto da una architettura ben preciso e accurato: possiamo pensare alle stese, cioĆØ alle carte che vengono scelte dal mazzo e disposte per la lettura, come gli ambienti la cui architettura ci fornisce indicazioni o regole su come leggere le carte.
Quando si fa una stesa con il mazzo di carte ecco che si viene a creare un ecosistema: ogni carta assume un significato ben preciso in relazione allāaltra. E se pesco solo una carta? Beh, si tratta della carta consiglio e anche in questo caso ogni dettaglio allāinterno della carta in relazione agli altri assume un significato particolare.
Analizziamo ora il Tarocco di Marsiglia secondo le 3 categorie principali dellāarchitettura delle informazioni:Ā
lāontologia che descrive le entitĆ di cui ĆØ composto il sistema,
la tassonomia che descrive il modo in cui queste entitĆ sono strutturate e classificate,
la coreografia che descrive le regole che dovrĆ seguire il sistema per far interagire le entitĆ fra loro, con le persone e con altri sistemi.Ā
Vediamo nel dettaglio cosa ha da offrire il Tarocco di Marsiglia.
Ontologia
Lāontologia del sistema Tarocco di Marsiglia ĆØ composta quindi da 78 entitĆ : le 78 carte.
Cosa distingue il mazzo di tarocchi da un altro mazzo di carte? La struttura. Il mazzo di tarocchi infatti per essere degno di tale nome deve avere una struttura ben precisa.
78 carte:
Arcani Maggiori
22 carte
Arcani Minori
40 numerali
16 onori
Questa ĆØ la regola. Questa ĆØ lāontologia del mazzo di tarocchi.
Tassonomia
Con la tassonomia possiamo andare nello specifico: abbiamo Arcani Maggiori e Arcani Minori.
Arcani Maggiori
Gli Arcani Maggiori sono a loro volta classificati in base al nome e al numero.
Il MattoĀ
Il Bagatto
La Papessa
LāImperatrice
LāImperatore
Il Papa
LāInnamorato
Il Carro
La Giustizia
LāEremita
La Ruota di Fortuna
La Forza
LāAppeso
LāArcano senza nome
La Temperanza
Il Diavolo
La Casa Dio
La Stella
La Luna
Il Sole
Il Giudizio
Il Mondo
Ogni entitĆ Arcano Maggiore ĆØ poi definito da una serie di attributi:
Numero
Nome
Personaggio
Simboli
Colori
Lāeccezione
Si possono notare alcune eccezioni in questa tassonomia: ad esempio Il Matto non ha numero e LāArcano senza nome non ha nemmeno lo spazio dedicato al cartiglio per il nome. Ma anche la mancanza (del numero o del nome) ha un suo perchĆ©.
Il Matto non ha numero, si potrebbe pensare che per questo corrisponda a uno zero? SƬ, se pensiamo lo zero come al caos cosmico, in cui tutto puĆ² succedere. La carta de Il Matto ha infatti un potenziale enorme, e lo stesso concetto di caos rimanda allāidea della confusione (solo apparente) che Il Matto porta con sĆ©. Il Matto infatti non sa esattamente dove andare, ma sente lāesigenza di partire, anche se gli altri lo giudicano un folle, lui ĆØ fedele solo a sĆ© stesso, deve mettersi in cammino per realizzarsi e innalzarsi. A guidarlo ci sarĆ Il Mondo, lāultimo arcano, ĆØ proprio verso questāultima carta che Il Matto dirige il suo sguardo.
Veniamo a LāArcano senza nome, carta numero XIII
Prima considerazione: non ricorda Il Matto, versione radiografia?Ā
Ebbene le due carte si fanno da eco, la prima senza numero, la seconda senza nome. Rappresentano quindi due aspetti della stessa energia: Il Matto lāenergia pronta a sprigionarsi, LāArcano senza nome lāenergia purificatrice, quella che spazza via il non necessario.
Infine non ha nome ma non ha nemmeno lo spazio vuoto, il cartiglio: il nero ha invaso tutto lo spazio della lama come se fosse colato sul cartiglio a indicare la profonditĆ della carta come per sottolineare quanto in questa fase sia necessario andare a lavorare nel profondo dellāanimo.
Arcani minori
Gli Arcani minori sono invece suddivisi inĀ
40 carte numerate dette numerali, suddivise in 4 semi che vanno dal numero 1 al numero 10,
16 carte di corte dette onori in cui abbiamo il Fante, la Regina, il Re e il Cavaliere, di nuovo ciascuno per ogni seme.
In questo caso gli attributi delle entitĆ Arcani Minori sono:
il seme: bastoni, spade, coppe e denari,
il numero per le Numerali,
il nome per gli Onori.
I Tarocchi, un sistema a Faccette
Possiamo tradurre tutto questo in un sistema a faccette. Cosa significa? Immaginiamoci di dover creare un menĆ¹ di consultazione per un sito dedicato ai Tarocchi: come lo struttureremmo? Le faccette vengono in nostro aiuto raccogliendo le entitĆ in base alle caratteristiche delle stesse, in questo modo la stessa carta puĆ² essere ritrovata in base a caratteristiche diverse e si hanno piĆ¹ punti di vista per cercare un arcano.
Arcani
Arcani maggiori
Arcani minori
Oggetto
Oggetti (numerali)
Esseri Umani (onori e arcani maggiori)
Numero
Nome
Personaggio
Simbolo
Colore
Seme - semanticaĀ
denari - piano terrestreĀ
coppe - piano emotivo
spade - piano mentale
bastoni - piano creativo
Verso
dritto
rovescio
Piano di riferimento
terrestre
intermedio
celeste
Faccette nel dettaglioĀ
> I piani
Osservando lāimmagine degli Arcani Maggiori si puĆ² notare come le carte siano disposte in un formato chiamato 7X3. Le tre righe generano a loro volta 3 faccette che raggruppano tre piani differenti.
La prima riga raggruppa il piano terrestre: troviamo personaggi che riportano alla vita quotidiana, tra cui ruoli politici ed ecclesiastici ma anche professioni (indossano quasi tutti un copricapo, tranne LāInnamorato che ĆØ lāeccezione).
La seconda riga raggruppa il piano intermedio: qui troviamo delle figure sia umane che non umane che rappresentano i valori e le virtĆ¹ che gli uomini e le donne dovrebbero far propri per imparare a vivere sulla terra.
La terza riga raggruppa il piano celeste: se paragoniamo questa riga alla prima notiamo subito come lo spazio venga gestito e riempito in maniera differente. Le figure non riempiono totalmente la carta ma viene rappresentato anche un paesaggio in cui le figure si inseriscono. Inoltre i personaggi sono tutti nudi, rappresentano figure magiche, astri o concetti.
> Semi - semantica
E per gli arcani minori?
Gli arcani minori rappresentano i 4 elementi terrestri che costituiscono la personalitĆ dellāessere umano a differenza dei maggiori che parlano dellāanima.
Le faccette possono essere quindi individuate dai semi:
Denari: il piano del materiale, della vita quotidiana, rappresenta lāenergia materiale.
Coppe: il piano delle emozioni, delle relazioni, del cuore, rappresenta lāenergia emozionale.
Bastoni: il piano dei desideri, della creativitĆ , rappresenta lāenergia creativa.
Spade: il piano delle credenze, del razionale, della mente, rappresenta lāenergia intellettuale.
Oppure dalla numerologia: per cui ciascuna classe sarĆ formata dal numero e dalle 4 carte dei 4 semi.
Esempio: lāasse.
Il significato dellā1 racchiude in sĆ© il potenziale dellāazione che sta per essere messo in pratica e viene declinato nei 4 semi, per cui avremo che:
Asse di denari: lāinizio del prendersi cura di sĆ©, del proprio corpo, delle proprie finanze.
Asse di coppe: lāinizio di un rapporto, lāinizio di una relazione in cui ci si mette al servizio degli altri.
Asse di bastoni: lāinizio dellāazione creativa, della sperimentazione.
Asse di spade: lāinizio per cui si canalizza lāintelletto nella realtĆ e si inizia a perseguire le proprie idee con coraggio.
Nel caso dei semi il verso procede dalla terra (denari) verso il cielo (le spade che fendono lāaria) e corrisponde a una crescita che va dalle cose materiale al raffinamento del mentale, il pensiero che si affina e progredisce verso unāevoluzione dellāanima.
Nel caso dei numeri dallā1 al 10, dove lāuno ĆØ il potenziale e il 10 la realizzazione: i numeri pari sono ricettivi, i dispari sono attivi. Ogni numero ĆØ dunque caratterizzato da una vibrazione diversa in un equilibrio costante tra azione e ricezione.
Coreografia
Nel caso del Tarocco, la coreografia puĆ² essere rappresentata dalle regole per la lettura.
A partire dalla stesa, per cui si ha bisogno di un consultante e di un lettore (che possono anche coincidere) fino alle regole e ai codici di cui il Tarocco stesso ĆØ portatore. Qualche esempio pratico.
#1 La legge della risoluzione
Le carte si possono leggere sia al dritto che al rovescio.Ā
Ć lo stesso sistema a mostrarcelo. Come? Con la carta de LāAppeso, questāuomo che guarda il mondo al rovescio. Ć proprio questa carta a offrirci un codice di lettura (ĆØ un evento isolato, lāunica ad avere un personaggio al rovescio) per cui quando una carta esce al rovescio significa che lāenergia di quella carta ĆØ bloccata, non fluisce: per capire come smuoverla e riportarla in equilibrio ĆØ necessario pescare una carta soluzione, questa sarĆ sempre al dritto e sarĆ portatrice di un consiglio.
#2 Legge delle contemplazione
Lo sguardo nelle carte dei tarocchi e la sua direzione conta:Ā
8 personaggi guardano verso sinistra, sono rivolte verso il passato, Il Bagatto, La Papessa, LāImperatore, LāEremita, La Temperanza, La Stella, Il Mondo, Il Carro;
5 sono rivolte verso destra, verso il futuro. Il Matto, Lāimperatrice, La Forza, LāArcano senza nome, Il Papa;
2 invece guardano dritte verso chi le sta guardando, La Giustizia e La Ruota di Fortuna.
In una stesa dunque ĆØ importante la direzione dello sguardo ma anche lāoggetto su cui si posiziona lo sguardo.
#3 La legge del multiplo
I particolari nel mazzo di Tarocchi contano.
Quando un elemento si ripete in una stesa significa che quellāelemento ha una rilevanza degna di nota: angeli, ruote, spade, numeri che si ripetono, sono tutti elementi da considerare.
Un ambiente informativo degno di nota
Il mazzo di Tarocchi di Marsiglia puĆ² dunque essere inteso come un ambiente informativo? La mia risposta ĆØ sƬ.
I rimandi tra le carte, questi link, non sono rari ma anzi testimoniano come lāarchitettura dellāinformazione del mazzo di tarocchi di Marsiglia sia molto piĆ¹ profonda e definita di quanto ci si possa immaginare a un primo sguardo.
Insomma non si tratta āsoloā di carte.
Il mazzo di Tarocchi funziona come un libro, per cui le varie carte entitĆ possono essere collegate tra di loro e dare vita a una relazione che si espliciterĆ poi nella lettura. La particolaritĆ ĆØ che pur mischiando le carte e affidandosi al caos, qualunque stesa esca, si potrĆ ricostruire un ordine e dare un significato alle carte attraverso la lettura.Ā
Sebbene sia improbabile parlare di un singolo creatore o creatrice del mazzo mi piace pensare che lāarchitetto/a dellāinformazione senior, abbia certamente puntato molto sul simbolismo del mazzo.
Astrologia, numerologia, storia europea, filosofia, teoria del colore per iniziare.
Dal 1700 in poi si sono aggiunti anche il simbolismo egizio, la cabala ebraica e le divinitĆ indĆ¹.
Ritroviamo personaggi tipici del medioevo, pensiamo a Il Matto che ricorda un pellegrino, LāEremita, LāImperatrice o LāImperatore. E poi La Giustizia, La ForzaĀ o lāangelo del La Temperanza che richiamano le virtĆ¹ e i valori dellāepoca. Oppure LāArcano senza nome che ricorda le danze macabre che fiorirono nel 1400 (anzi, consiglio la danza macabra di Clusone, BG).
Insomma, la sintassi del mazzo ĆØ costruita su un preciso simbolismo che per noi occidentali cresciuti in un ambiente cristiano ĆØ relativamente semplice da decodificare oggi, anno domini 2024. Pensiamo poi di fare un salto nel passato ed essere catapultati nel 1400, in una corte rinascimentale e avere tra le mani un mazzo di Tarocchi.
Ecco, questa architettura delle informazioni ci mostra poi un altro aspetto fondamentale del mazzo di Tarocchi: lāoralitĆ con cui ĆØ stato tramandato da generazione in generazione. Ogni arcano ĆØ stato raccontato a voce fino ad arrivare al 1700 quando sono iniziate a fiorire teorie cartomantiche e successivamente il tarocco ĆØ diventato un oggetto esoterico: basti pensare al mazzo Rider-Waite-Smith che spopola in terra anglofona. CosƬ, dallāoralitĆ si ĆØ passati alla scrittura di veri e propri trattati sui tarocchi dove lāaspetto simbolico ha assunto una centralitĆ assoluta affinchĆ© il contesto e la sintassi del mazzo potessero essere facilmente individuati e permettere una facilitazione nella lettura delle stese.
A prescindere dalla tipologia di simbolismo puĆ² essere che chi abbia creato il mazzo di tarocchi abbia lavorato in questa direzione per incorporare agevolmente le associazioni, alleggerire il carico cognitivo nellāutilizzatore del mazzo e infondere al suo lavoro un significato piĆ¹ profondo?
Il mazzo di Tarocchi ĆØ decisamente un ottimo esempio di architettura dellāinformazione e di design generativo; e chi lāha creato un o una UX Designer ante litteram.
Bibliografia e sitografia
Per chiunque volesse approfondire le teorie sulle origini del tarocco e la struttura del Tarot
Giordano Berti, Storia dei Tarocchi, Rinascimento Italian Style Art, 2023
Carlo Bozzelli, Il codice dei Tarocchi, Anima edizioni, 2012
Italo Calvino, Il castello dei destini incrociati, Mondadori, 2023
Sullāarchitettura dellāinformazione:Ā
Intenzioni per il nuovo anno
In questo dicembre dove rallentare sembra impossibile: 3 ore da dedicarti, per focalizzarti e centrarti sulla tua intenzione per il 2025, utilizzando il tarocco come strumento di introspettivo. E ovviamente, parole, colori, simboli eā¦ collage.
Storia di un Bagatto
Intention for the new year
sabato 14 dicembre
Playmats Pilar Studio, Bergamo
dalle 14.30 alle 17.30
Costo: 50 euro comprensivo di materiali e tea break
E tiriamola una carta
Il Sole
Il Sole ĆØ la carta della festa, della gioia, del successo e delle collaborazioni. Una carta con cui mi trovo in risonanza in questo periodo, lāimportanza delle relazioni e del lavorare insieme quando si hanno valori e visioni comuni. Ne ho parlato anche nella pillola di freelancitudine #5 per il Calendario dellāAvvento di Donne a Righe.
Il consiglio de Il Sole:
Relazioni genuine, empatia e condivisione sincera sono alla base delle collaborazioni che stai per intraprendere: lasciati alle spalle il passato e intraprendi nuove sfide professionali, non ti manca nulla.
Passaparola, o passa Dagadet!
Fabiola aka lāorobicacopy.
āØWorkshop con le carte, avviso speciale!
Organizzo lab personalizzati per eventi: cene, compleanni, addi al nubilato, pomeriggi alternativi e visto che Natale si avvicina, potete anche regalare dei buoni! Per info, scrivetemi.
š¶ Una canzone da mandare in loop Aināt no love in the heart of the city by Bobby āBlueā Bland
āØCose utili da sapere sul mio lavoro di Copywriter e UX Content Designer
Hai un sito e hai bisogno di rivedere i testi oppure vuoi āfarti il sitoā e non sai da che parte iniziare con i contenuti? Scrivimi che vediamo come posso esserti utile!
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