Premessa: il numero di oggi è stato ispirato da 2 domande che mi sono posta quando ho deciso di iniziare a scrivere Dagadet.
In questa situazione di proliferazione entropica dei contenuti, cosa posso apportare io, Fabiola Noris, con la mia newsletterina settimanale?
E subito a seguire: ci sarà qualcuno che aspetterà di ricevere Dagadet così come la volpe aspettava il Piccolo Principe? (Questo dimmelo tu nei commenti!).
La risposta
Ebbene, posta la domanda, mi sono data la risposta e l’ho trovata andando a scartabellare gli appunti scritti, rigorosamente a mano, durante una delle prime lezioni del master di Architettura dell’informazione e UX Design.
Un contenuto che non genera nuove relazioni perde valore nel tempo.
Una rete che non accoglie nuovi elementi interagenti perde valore nel tempo.
E allora come faccio a fare in modo che i contenuti continuino a generare nuove relazioni nel tempo?
Come faccio ad accogliere nuovi elementi nella rete?
Ottime domande da Ux Designer, Watson.
Oramai bazzico su Substack da circa un annetto e credo che la migrazione massiccia che è avvenuta da altre piattaforme sia dovuta proprio alla capacità di Substack di creare connessioni e valore. Oserei dire quasi andando oltre i numeri che servono a quelli del marketing.
Come mai?
Si tratta di un’ecosistema che, pur non escludendo i media tradizionali, permette di sperimentare.
Ha il pregio di far apprezzare i contenuti medio/lunghi, alla faccia del “non si legge più”.
Il sistema di tag, citazioni, note e rilanci favorisce l’interazione tra persone e di riflesso il coltivare con cura una community.
Last but not least, l’attenzione per l’usabilità e la fruibilità che lo rendono semplice e intuitivo da utilizzare.
E arriviamo alla gratitudine
La mia impressione è che su Substack ci si impegni a far sì che non diventi l’ennesimo sbrodolamento, dall’autoreferenzialità di LinkedIn (si dai, diciamocelo che anche lì la situa sta andando fuori controllo) al mondo perfettissimo di Instagram, passando per i gruppi di Facebook “Sei di mettinomedipaeseacaso se” e all’unica vera funzione utile: l’agenda dei compleanni.
Ed eccola dunque la gratitudine.
No, non parlo di mindfulness o di manifestazione.
Parlo della gratitudine di leggere contenuti utili, di condividere informazioni che possono aprire nuovi punti di vista.
E proprio in questa condivisione di risorse, di contenuti che troviamo il valore della newsletter.
La gratitudine sta nel fatto che una persona ha speso del tempo per te e tu per lei.
Si tratta di una relazione reciproca.
Esempio: io che scrivo Dagadet e investo del tempo per raccontarti qualcosa in cui credo ci sia valore, tu che mi stai leggendo e mi dai la tua fiducia perché credi nel valore di ciò che leggi.
E qua penso a
con la sua del giovedì mattina, a con la sua , a e alla sua : 3 esempi concreti di cosa voglia dire scrivere una newsletter con l’intento di creare qualcosa di valore e volere creare delle connessioni vere, tra persone.ALl’interno di un ecosistema i contenuti dunque acquistano valore quando producono uno scambio di energia (impegno e attenzione ad esempio) e soprattutto di fiducia.
Citando Badaloni che cita il fisico Carlo Rovelli
«Pensare il mondo come un insieme di oggetti sembra funzionare sempre meno. Un oggetto esiste come nodo di un insieme di interazioni, di relazioni».
La rete è un grafo.
E allora pensiamoci immersi in questo grafo infinito, cioè un sistema di nodi e archi, dove i primi sono le entità e i secondi le relazioni che si sviluppano tra le entità.
Immaginiamoci quanti archi possiamo tendere tra il nostro nodo e gli altri presenti.
Questa dunque è la risposta, ognuno di noi può tendere archi.
E se tutto ciò non crea valore, cosa può farlo?
E tiriamola una carta.
L’appeso (e non l’impiccato!): ha bisogno di cambiare punto di vista e di prendersi una pausetta, ma che non sia troppo lunga.
In questa suo essere apparentemente fermo in realtà la mente continua a pensare, è come se si trovasse in una fase di gestazione. E come ogni gestazione che si rispetti, ad un certo punto finisce e la creatura viene alla luce.
Il consiglio dell’Appeso:
Parola d’ordine: riposati e stacca la spina.
A proposito di Parole dei Tarocchi, finalmente è uscito un nuovo articolo sul mio blog.
That’s all folks!
Fabiola aka l’orobicacopy.
✨ Special thanks to tutte le persone che mi hanno fatto gli auguri!
🎶 Oggi vado di Imagine Dragons: Wrecked è la canzone che associo a un luglio in cui ho perso una persona cara e una persona preziosa per cui avrei dato la vita.
🎞️ Bonus: questo video della Modern Ballet. Da brividi.
Grazie Fabiola, questa sarebbe la funzione buona e positiva della tecnologia al fianco della persona per creare e sviluppare relazioni umane costruttive e di valore che permettono un arricchimento nello scambio di idee informazioni esperienze e conoscenze vere e reali. forse è la sfida del momento e il tuo impegno con dagadet evidenzia che si può fare solo e se ci metti il cuore. Grazie molte r
Felice della citazione e di aver creato un arco con te e con tante altre splendide persone che trattano temi a me cari e da cui imparo molto. Abbraccio.