Oggi parto dal mio profilo Instagram: lorobicacopy. Sto facendo un lavoro con Maria Cristina Lavazza per sbrogliare alcuni aspetti della mia attività. Cristina è stata mia docente al Master di Architettura dell’Informazione e UX Design: le sue lezioni sono state le migliori, sia per l’argomento che toccava le mie corde da cancerina empatica, ma soprattutto per la chiarezza e la progressione con cui ci faceva immergere nei vari moduli dedicati alla UX Research.
Ora con lei stiamo facendo una radiografia no, un quadro, del mio essere libera professionista e taaaac, il profilo Instagram dice molte cose e non ne dice molte altre.
Sì, ne sono consapevole.
In questo ultimo periodo la parte di Fabiola mamma e Fabiola Tarologa ha preso il sopravvento sulla parte Fabiola Copywriter e Ux Content Designer.
So anche il motivo. Vedo un sacco di profili che spiegano la vita e già io ho le mie difficoltà a capire come mantenere in equilibrio tutto, figuriamoci se mi sento in diritto di spiegare cose agli altri.
La sottile connessione tra Carte, UX Design e parole
La verità è che mi sono fermata a riflettere su quello che mi sta accadendo. La semplice passione per la Tarologia sta evolvendo e però, non è che cammini su un binario parallelo al mio lavoro di copy, come invece potrebbe apparire. Non ho perso la testa dietro alle carte insomma.
Mi sono accorta invece che quando sono all’opera con il Bagatto e racconto i Tarocchi, o quando leggo le carte alle persone, c’è una cosa che accomuna la Fabiola Tarologa alla Fabiola Copywriter.
La cura con cui scelgo le parole. Che siano scritte o dette ad alta voce, il filo invisibile che le unisce è l’attenzione, la delicatezza, l’accuratezza che cerco di mettere nella loro scelta.
Dalle interviste di Che Storia! per Piano C, passando per la pagina chi siamo di un sito, fino all’introduzione storica dei Tarocchi o alla lettura di una carta uscita al rovescio, mi rendo conto che le parole che utilizzo non le butto mica lì per caso.
Senza dubbio la scrittura ha un vantaggio notevole: quello di darti il tempo. Tempo per pensare alle parole, per cercare alternative, per cesellare i testi, per avere un riscontro ed eventualmente modificare una parola che per te ha un senso ma poi ne trasmette un’altro.
La parola orale, detta a voce, invece corre il rischio di essere lanciata senza troppo pensarci. E anche se si pensa che se ne sia andata, questa tornerà a farsi sentire prima o poi.
Le parole hanno una loro intrinseca rilevanza, un loro senso profondo, che le parole “pesano” come massi e in quanto tali, se male utilizzate, possono ferire, lacerare, distruggere, illudere, soggiogare, ingabbiare, mentire; in definitiva, essere utilizzate per demolire o, peggio, creare realtà illusorie.
Insomma, dobbiamo sempre ricordare che, una volta nata dal silenzio, la parola - per citare Emily Dickinson - “comincia a vivere”, a operare nel concreto, a svelare particolari e dettagli prima non percepibili.
Barbara Malaisi
La Tin di Seriate
Le parole possono essere cura.
Io l’ho sperimentato sulla mia pelle 10 anni fa (ne ho parlato nel numero #4 di Dagadet dove ho raccontato della psicoterapia e dell’EMDR).
Per me scrivere è sempre stato terapeutico e devo dire che a volte la vita fa giri strani e crea connessioni che manco te l’aspetti.
Quindi eccomi che questa settimana ho varcato le porte della Tin di Seriate con in mano un prototipo creato insieme a Laura e Irene di H-Maps.
Di cosa si tratta? Uno strumento informativo per i genitori che si trovano a dover affrontare la terra di mezzo della Terapia Intensiva Neonatale. Per arrivare alla creazione di questo prototipo siamo passate per la UX Research e ammetto che in alcuni momenti per me non sia stato facile, ma Laura mi ha dato una grossa mano ad attraversare questo campo delicato.
La sensazione nella consegna del prototipo è stata quella di aver posato un mattoncino portante nel costruire qualcosa di valore per i genitori che in quei momenti così devastanti e difficili in cui il tempo e lo spazio si dissolvono, hanno bisogno di tutto e di niente. Ma poche parole, pesate, pensate, possono davvero aiutare.
Parole che curano, che si prendono cura, si prendono il tempo necessario a spiegare e a farti prendere un bel respiro. A non farti sentire solo. Sola.
Ci sono passaggi che a leggerli suonano perfetti, ma la verità è che per arrivare lì abbiamo fatto anche tanta fatica. Altro che ChatGpt, ci sono stati cuori palpitanti, chat di WhatsApp infuocate, cervelli che fremevano per sciogliere concetti astrusi e renderli semplicemente perfetti. Interviste al fruttivendolo.
Posso dire che con questo lavoro ho rimesso a posto un po’ di pezzettini e ho ritrovato anche il mio perché voglio essere una UX Content Designer.
Metti una domenica a Milano.
Ho partecipato a un Brunch Esoterico. E a leggere le carte ero io. Domenica 13 ottobre infatti, noncurante dello sciopero dei treni, sono partita direzione Un posto della Madonna.
Ad accogliermi Ilaria di Pepite per Tutti: aveva allestito una tavolata da brunch stu-pen-da, grazie anche al suo fantastico team: Michela di Laurifoodstylist,Ilaria di JazzFlowers e Sara aka sbri_ciola.
Nella mio angolo dedicato ho letto i Tarocchi alle partecipanti del Brunch. Ogni volta che mi appresto a leggere le carte ho un misto di ansietta che si scioglie alla prima domanda e ogni volta mi stupisco di come le carte siano precise e accurate.
Ecco perché questa funzione da mediatrice (te l’ho mai detto che sono laureata in Mediazione Culturale e Linguistica? Stai a vedere che si unisce un altro puntino!) la prendo molto sul serio e proprio per questo cerco di trasmettere leggerezza nel mio approccio alla lettura. Non significa che la butto in caciara, ma so che a volte smorzare i toni scegliendo determinate parole e spiegando il significato delle carte può essere di aiuto per alleggerire la lettura.
E tiriamola una carta.
Oggi niente carta. Lascio riposare il mazzo, che a dir la verità si sta ricaricando pure lui sulla selenite.
Il Bagatto goes to Caffè Salotto
Ebbene sì, per questo Bagatto ho trovato un posticino vicino a me che non è solo accogliente ma ha anche delle buonezze tutte da gustare. Perché diciamolo, il lavoro con i Tarocchi richiede un po’ di energie, e tra scones appena sfornati, deliziosi waffles e torte che si sciolgono sul palato… ce n’è per tutti i gusti.
L’appuntamento è per sabato 26 ottobre, dalle 14.30 alle 17.30 al Caffè Salotto di Gorle, a due passi da Bergamo.
Per info su iscrizioni, scrivetemi!
Passaparola, o passa Dagadet!
Fabiola aka l’orobicacopy.
✨Imperdibile TerraCielo #7 di Nina Gigante dedicata proprio alla cura e già che ci siete leggetevi anche la sua storia scritta da me!
✨A proposito di Tarocchi: ieri ho tenuto un lab su richiesta per un compleanno. Auguri Silvia!
✨Da non perdere le interviste di Funambolica di Maria Cristina Lavazza, le trovi su YouTube.
🎶 La canzone di questo ottobre è sicuramente lei, Seasons of the Witch by Lana Del Rey.
✨Cose utili da sapere sul mio lavoro di Copywriter e UX Content Writer
Hai un sito e hai bisogno di rivedere i testi oppure vuoi “farti il sito” e non sai da che parte iniziare con i contenuti? Scrivimi che vediamo come posso esserti utile!
Vuoi leggere qualcosa di leggero e che ti dia qualche dritta CONCRETA per la tua comunicazione, che unisca scrittura e UX? C’è il mio ebook che fa al caso tuo: Microcopy Mon Amour
Mi puoi ascoltare nel podcast di Donne a Righe: parlo di Copywriting e Ux Writing, passando dal sito dell’INPS fino ai tasti per la call to action.
Questa è nuova: hai bisogno di un aiuto con il tuo cv e portfolio?
Si lo so, è sempre un lavoro palloso ma ti posso dare una mano: lavoreremo sui contenuti, sul tono di voce e sul tuo racconto professionale. Che dici, l’accendiamo? Scrivimi a norisfab@yahoo.itCaffettino?
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